Da Treviso al Mare
In sedia a rotelle ,lungo le sinuosità e le anse del fiume di risorgiva più lungo d’europa. Seguendo la restera da Treviso fino quasi a raggiungere la spiaggia in comune di Jesolo.

Il Fiume Sile e la sua Greenway del Sile. Da Treviso al Mare, un fiume per tutte le ruote.
Difficoltà : Media
Durata : 1 o 2 Giorni
Lunghezza: 52 km
Partenza: Treviso Città: (Via Alzaia, 5, 31100 Treviso TV)
Arrivo: Jesolo (Ponte della Vittoria)
Il percoso per la maggior parte su sede protetta propria, circa il 65% è su fondo sterrato, mentre per il 35% su fondo asfaltato, lungo le sinuosità e le anse del fiume di risorgiva più lungo d’europa fino quasi a raggiungere la spiaggia in comune di Jesolo.
Il percorso è accessibile e fruibile in sedia a rotelle con accoppiato un ruotino elettrico; facendo solo attenzione a qualche passaggio, che vi racconterò nell'articolo ed in alcune stagioni o dopo forti piogge dove si può presentare del fango.
Questo itinerario può essere svolto in un unica giornata oppure facendolo in più tappe, in differenti giorni.
Il punto di partenza è via Alzaia fuori dalle mura della città di Treviso, in prossimità del Ponte della gobba. Per chi arriva da fuori Treviso e vuole visitare anche la città di Treviso, consiglio di parcheggiare al Parcheggio multipiano Dal Negro (Sebastiano Venier 53 31100 Treviso ); sono presenti per parcheggi per disabili all’esterno, ed eventualmente altri all’interno coperti.

Eventualmente visto che nel weekend il parcheggio è parecchio trafficato, consiglio di parcheggiare in un’ampia area gratuita in prossimità del fiume sile (Prato Fiera, 31100 Treviso TV) dove non avrete problemi di spazio, con l'occasione passate a trovare il negozio di bici https://www.treviso.bike/ (Stradella Interna B, 1a, 31100 Treviso TV) dove potete trovare anche una bagno accessibile e se avete necessità di gonfiare le ruote della carrozzina o assistenza tecnica, sono a vostra disposizione.
A qualche centinai di metri trovate anche Losteria in Restera (https://www.facebook.com/profile.php?id=100092208511416) dove potete fermarvi per un pranzo, un aperitivo o una cena, anche qui trovate un bagno accessibile.

In questo primo tratto, l’orientamento è semplice e si viaggia lungo l'Alzaia o Restera del Sile, antichi argini dove i buoi trascinavano controcorrente le imbarcazioni per condurli al Porto Fluviale di Treviso. Si prosegue fino alla Centrale idroelettrica di Silea, lungo il percorso e si possono vedere ancora tracce di un passato in cui il fiume era un crocevia di attività (Lavatoi, Mulini). La fauna che caratterizza questa zona sono i cigni, germani reali e folaghe.
In questi primi 4km il fondo è prevalentemente asfaltato o in terra battuta in cui la carrozzina non ha nessun problema a muoversi.

CIMITERO DEI BURCI
Si prosegue fino a Silea ed all’altezza della centrale trovate un ampio parco con delle panchine dove fare una sosta all’ombra e anche un bagno accessibile (fate attenzione che il bagno è accessibile, ma c'è un piccolo gradino che può essere difficile da fare a spinta). Attraversiamo il ponte della centrale idroelettrica ed ora passiamo sulla sponda destra del Sile. Dopo qualche centinaio di metri si svolta a sinistra proseguendo sulla zona denominata Cimitero dei Burci (attenzione che in questo punto c’è un passaggio un po' stretto ed in leggera pendenza; ( aggiornamento Maggio 2022: è stato sistemato dopo varie segnalazioni rendondo molto più agibile il passaggio che era difficoltoso, l'accesso non è molto segnalato si trova sulla curva alla fine del guardrail sulla sinistra; indicazioni del percorso E4 verso Casier e il Cimitero dei Burci).Qui passando sopra a delle passerelle di legno potrete vedere quello che rimane delle vecchie imbarcazioni a fondo piatto (Burci) che venivano utilizzate sul fiume.
PORTICCIOLO CASIER
Proseguendo si arriva allo splendido porticciolo di Casier (anche qui che c’è un passaggio un po' dissestato , prestare attenzione, per evitare il ponte di pietra dissestato, in prossimita del ponte pedonale di Casier girare leggermente a destra lasciandosi il ponte a sinistra e dopo 50 metri svoltare a sinistra nella piazza pedonale per riprendere la ciclabile)
Casier è una delle anse del fiume più suggestiva con il suo porticciolo, assolutamente non può mancare una sosta.

CASALE SUL SILE
Da qui la ciclabile si immerge in mezzo al verde, costeggiando splendide ville, (attenzione che appena lasciato alle spalle i porticciolo di Casier dopo qualche centinaio di metri è presente un ponte mobile in ferro, che risulta essere particolarmente difficoltoso passarlo in autonomia, data la presenza di una rampa un po ripida, prestare attenzione se si è in solitaria,visto che serve una spinta per passare la rampa).
L'itinerario prosegue in una suggestiva zona con l’acqua da entrambi i lati, superato il ponte autostradale, si prosegue su sterrato fino a Villa Mantovani Orsetti , si torna sull'asfalto per via Rivalta, poi via Vicinale e infine via Belvedere ai piedi del cavalcavia,lo attraversiamo (attenzione che il fondo è un po sconnessoo ed un po' ripido, nessun problema se state utilizzando la sedia a rotelle con il ruotino elettrico) dove la pista attraversa il fiume e dopo la discesa a destra ci troviamo sulla riva sinistra del nei pressi di Casale sul Sile a 17Km dalla partenza di Treviso, la cui chiesa, posta nei pressi del fiume nella riva opposta, conserva preziosi affreschi di Giandomenico Tiepolo.
QUARTO D'ALTINO e PORTEGRANDI
Si prosegue superando la Fornace del Sile e giungiamo a Musestre, frazione di Roncade, dove incontriamo la torre di Everardo, ciò che rimane del castello Longobardo, terminato il tratto sterrato, teniamo la destra seguendo per qualche centinaio di metri la ciclabile in direzione del ponte militare di ferro di Quarto d’altino attraversiamolo e giriamo subito sulla sinistra per scendere sull'argine del Sile ( prestate attenzione che questo passaggio ha una discesa un po' ripida su ghiaino)
Siamo a 25km dalla partenza a circà metà del percorso, si prosegue fino a Portegrandi su sterrato ben battuto, dove si comincia a sentire l’odore della salsedine del mare, avvicinandosi alla Laguna. La ciclabile passa alla marina nell’omonima Conca di Portegrandi,passando un ponte mobile che all’occorrenza viene spostato per far passare i battelli o le inbarcazioni, regolato da un semaforo sul posto. Storica porta di accesso alla Laguna Nord di Venezia, proprio dove un tempo il Sile sfociava nell’Adriatico, prima che la Repubblica di Venezia ne deviasse il corso, trasferendone le acque sul letto del Piave.
LAGUNA NORD
Da qui per circa 10 km si continua costeggiando a sinistra il “Taglio del Sile” un’opera di canalizzazione artificiale realizzata tra il 1680 e il 1684 che aveva il fine di portare le acque del Sile nel vecchio alveo del Piave, e a destra la Laguna di Venezia e le sue Barene. La ricchezza dello spettacolo offerto dalla natura in questo tratto è unico nel suo genere: uccelli, piante e animali della laguna, saranno i compagni di viaggio,in alcuni periodi dell’anno se siete fortunati potete avvistare i splendidi fenicotteri rosa.
Questo tratto ha un fondo di ghiaino che si affronta senza problemi con la carrrozzina e ruotino elettrico, impolverandosi in alcuni punti nei periodi più secchi, visto che questa zona è completamente priva di vegetazione, quindi questo tratto è particolarmente soleggiato e caldo in piena estate. Si prosegue fino ad arrivare al ponte di barche di Caposile , lo si lascia a sinistra e si prosegue sulla destra. In prossimità si trova il bellissimo Chiosco Camporea (Via Salsi, 6, 30024 Caposile VE ) (https://camporea.business.site/), dove potete fermarvi per un aperitivo o mangiare qualcosa; da segnalare un bel bagno accessibile anche in questo chiosco.
Si prosegue in questa graziosa strada sterrata bianca di recente realizzazione che prosegue per circa 6 km seguendo le anse del fiume (attenzione che questo tratto risulta sconnesso anche con il ruotino, fattibile però rallentando un po l'andatura ed avendo un buona sopportazione alle vibrazioni dovute al fondo sconnesso (vedi foto appena sotto ) che, seguendo il corso del Sile, passando in veri tunnel naturali formatesi dagli alberi. Lungo il percorso si troverà anche il Chiosco Salsi https://salsi17.com/ (Via Salsi, 17, 30024 Musile di Piave VE) dove mangiare o sorseggiare qualcosa immersi nel verde.

Nel tratto finale del percorso per circa 4km la ciclabile termina nei pressi dell'antica torre del Caligo e si torna ad innestare la strada secondaria asfaltata via Salsi (strada poco trafficata; attenzione solo le domeniche pomeriggio poiché è trafficata poiché usata come scorciatoia per rientrare dal mare). Si prosegue fino a raggiungere la fine della prima parte della ciclabile nei pressi di Jesolo paese sopra al Ponte della Vittoria. Da qui si può proseguire fino ad arrivare alle spiagge di Jesolo a pochi Km oppure andare verso Cavallino e Lio Piccolo, seguendo strade secondarie e piste ciclabili. Di queste ne parlerò nelle prossime puntate. Insomma il fiume Sile vi regalerà delle belle emozioni.
Il primo tratto dell'itinerario da Treviso al Cimitero dei Burci è consigliato in tutte le stagioni,visto che la maggior parte è su fondo asfaltato con alcuni piccoli tratti su ghiaino. Mentre la seconda parte dell'itinerario è consigliata dalla primavera all'autunno, visto che molti tratti sono sterrati e nel periodo invernale, da evitare in inverno per la presenza di tratti fangosi.
Note Tecniche: L’intero percorso è stato effettuato con sedia a rotelle Offcarr Quasar con agganciato ruotino elettrico Klaxon Klick (https://www.klaxon-klick.com/it/prodotto/klick-power/) , con batteria standard da Litio 48V x 11,6 Ah, 528 Wh. Le ruote della carrozzina sono ruote da mountain-bike 24”x1.75 di Offcarr che permettono un migliore assorbimento delle asperità
Arrivederci al prossimo itinerario per tutte le ruote.